Andrea Cavenaghi (coordinatore regionale del Popolo della Famiglia) dichiara: “Raccomandazioni pericolose: un’ennesima finestra di Overton che si apre a minacciare la libertà dei cittadini”

“Crea in noi molta preoccupazione” ha dichiarato Andrea Cavenaghi “il documento Vaccini e adolescenti pubblicato il 29 luglio dal Comitato Nazionale per la Bioetica.” 

“Le raccomandazioni del documento” ha continuato Cavenaghi “secondo le quali, in caso di contrasto tra la volontà del genitore e quella del grande minore (fascia di età 12-17) circa la vaccinazione anti COVID, debba prevalere la volontà di quest’ultimo apre, in prospettiva, ad una compressione della potestà genitoriale, compressione che, temiamo, potrà allargarsi successivamente ad altri temi (cambio sesso, eutanasia, ecc.). Inoltre, non possiamo non far notare come, ad esempio, per uscire da scuola fuori dall’orario il minorenne ha bisogno dell’autorizzazione dei genitori, mentre si raccomanda di seguire la sua volontà per l’utilizzo di un vaccino….”

“In questo periodo pandemico” ha concluso Cavenaghi “abbiamo notato una preoccupante limitazione delle libertà e dei diritti costituzionali; non vorremmo che anche in questo caso lo Stato possa approfittare della situazione emergenziale per entrare a gamba tesa sul ruolo educativo dei genitori: una prassi propria degli Stati autoritari. Il Governo dovrebbe occuparsi in questo periodo di disporre misure finalizzate al reperimento di spazi per svolgere le attività didattiche in presenza, di assicurare adeguati trasporti pubblici, dovrebbe intervenire sulle assunzioni degli insegnanti in modo da garantire una ripresa delle attività didattiche in presenza. Temiamo che l’intervento del Comitato Nazionale di Bioetica celi l’incapacità di assumere i provvedimenti di cui la scuola ha bisogno facendo ricadere – come del resto accade dall’inizio della pandemia – sulle famiglie l’intero peso di gravissime carenze strutturali”.

Milano, 3 agosto 2021

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